Come si sopravvive senza impazzire ad un momento storico così unico come il 2020? Io non lo so se questa è davvero la ricetta infallibile per sfangare l’ansia contro il Covid19, so che a me è stata molto utile con il primo lockdown, oggi alle soglie del secondo spero funzioni di nuovo.
Innanzitutto, aiuta avere figli, animali, qualcuno a cui pensare perchè inevitabilmente il focus sposta i tuoi pensieri da “come faccio a sopravvivere” a “come faccio a far vivere serenamente la cosa a loro”.
La seconda ricetta che con me ha funzionato è cucinare. Io di solito cucino a fatica perchè mi pesa ma da marzo, spesso accendo il bimby e impasto o friggo, o inforno o tagliuzzo e la cucina è diventata un luogo dove stare sola con i miei pensieri: sia per averne, sia per scacciarne. Infatti, ho comprato un sacco di lievito la settimana scorsa.
La terza è il lavoro – eh lo so, per chi ancora ne ha uno – perchè lavorando nella Comunicazione sono costretta ad essere creativa e creativa non lo si diventa di botto in 5 minuti. Mi sono allenata una vita e adesso ci vuole un pò di tempo perchè arrivi l’idea giusta. E, nel frattempo, scrivere e pensare con un obiettivo in testa, mi aiuta a fare voli pindarci “a tema”
Gli amici e i colleghi: soprattutto con i colleghi ci si vede via video, aiuta a mantenere un contatto anche affettivo (eh, lo so, non è poca cosa trattandosi di lavoro) perchè la riunione si apre con un paio di kg di cacchi propri (come stai, cosa stai facendo con i clienti, come vanno i bambini, i tuoi stanno bene etc…) e prosegue con quelle idee da tirare fuori di cui sopra.
Con gli amici ci mandiamo foto di quello che stiamo facendo, diciamo con continuità quotidiana per avere la sensazione (anche con quelli a 6000km di distanza) di vivere una “normalità” normale…
Serie tv e film li guardo la notte, se sono insonne, perchè di giorno lavoro o sono in dad oppure mi dedico ai bambini chiaramente…il mio guilty pleasure è godermele in silenzio e santa pace e quel momento per me arriva solo la notte!
Mi manca leggere: da circa un anno fatico ad appassionarmi ad un libro, non mi prende più niente…ma è colpa del Libro dei Baltimore di Dicker che va letto rigorosamente per primo, se vi passate prima Il caso Quebert e Stephanie Mailer arrivati ai Baltimore vi sembrerà sempre lo stesso polpettone trito e ritrito e le sue trame assurde a mille voci. Quindi sto cercando degli spunti anche per quello, di notte.
Di notte mi vengono anche le idee, quindi non dormo ma sono mentalmente produttiva mentre guardo serie tv. E anche di quelle vado cercando spunti.
Io non so come ne uscirò il 3 dicembre (scrivo oggi 5 novembre, il giorno prima del secondo lockdown) ma so che farò di tutto per riempire lo spazio di casa e il silenzio dei bimbi a scuola (fino alla prossima quarantena) con COSE DA FARE.
Io non voglio pensare troppo, che è quello che non è successo a marzo, quando io e maritone abbiamo approfittato anche per rifare le persiane.
Io voglio vivere, nel limite delle regole, ma vivere e ricordare questi giorni come pieni di cose belle, come stamattina: abbiamo messo All I want for Christmas su Alexa mentre lavavamo i denti.
Quest’anno Natale durerà un mese in più, a partire da ora…perchè la vita deve essere piena di cose belle e perchè i bambini questo silenzio e questa paura non la devono nemmeno percepire.
Sinceramente vostra, la Vale alias Vita di Pi(erre)