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Non lo puoi fare! – piccolo tip rapido per fare (bene) e-mail marketing

Email marketing che cosa è vietato - valeriasartorio

Mi piace fare e-mail marketing, più di tutte le altre attività di digital marketing in circolazione, escluso il blogging ovviamente.

Parlo arabo? Ok, ci riprovo.

Di che cosa parliamo quando diciamo e-mail marketing

Uno dei canali più efficaci per arrivare a convertire (guadagnare soldi o guadagnare contatti, dipende dal business che avete) è pianificare una strategia di e-mail marketing, cioè collezionare indirizzi e-mail di persone interessate a ciò che fate e inviare e-mail ben organizzate nel contenuto e nella forma ai vostri target di riferimento, i vostri potenziali clienti, insomma. O clienti già acquisiti. Con una cadenza regolare.

Fondamentale è avere a supporto una piattaforma tipo MailUp che vi consenta di monitorare in tutte le fasi che cosa succede alle e-mail che inviate. Quindi chi le apre, quando, quanto tempo ci sta etc..

Ma sempre più spesso mi capita di ricevere comunicazioni non richieste via mail, perchè è in atto la storpiatura di questa pratica a partire dal primo step operativo (prima bisogna metterci la strategia e la corretta targettizzazione): la collezione dei contatti.

Come si collezionano i contatti?

E’ assolutamente vietato navigare per ore ed ore sulle pagine aziendali altrui e fare copia incolla degli indirizzi di contatto riportati in homepage o nella formula “contatti” perchè siete passibili di denuncia al Garante della Privacy. Che non ci va giù leggero. MAI.

Non è consentito, infatti, inviare comunicazioni non espressamente richieste da chi non vi lascia il suo indirizzo e-mail e controfirma (con una spunta o altri sistemi di conferma) il consenso al trattamento di questo e altri dati.

Avete presente quella cosa che si chiama D. Leg, 196/2003? La controfirmiamo talmente veloce e in automatico che ne sottovalutiamo l’importanza.

Quindi come si fa a creare un database a cui fare attività di e-mail marketing?

  • Chiamate il vostro esperto web e parlate con lui della possibilità di predisporre sul sito una modulistica apposita alla raccolta spontanea dei dati
  • Preparate moduli di raccolta contatti e LIBERATORIE che vi garantiscano il nullaosta all’utilizzo del dato raccolto (siate precisi sulle finalità che ha la raccolta quando chiedete la sottoscrizione agli avventori) – utile quando si fanno fiere e mostre dove si ha contatti diretto con potenziali clienti interessati
  • Trovate modi alternativi per fare attività di lead generation attraverso il sito (ebook gratis scaricabili ad es.)
  • Non comprate database

So che sono pratiche che richiedono tantiiiiiiisssimo tempo ma ci sono dei vantaggi 🙂

Vantaggi

Quali sono:

  • costruirete un database di contatti che sono realmente interessati a voi
  • sono contatti il più possibili correttamente digitati (salvo qualche errore che può capitare)
  • saprete chi sono esattamente i target che si interessano a voi
  • minimizzerete l’investimento per questa attività non comprando database di migliaia di nomi sconosciuti e per i quali sarete costretti a perdere ore a correggere/ripulire/cancellare

E questo è solo un piccolo consiglio da applicare, ora tocca a te studiare cosa dirlo, come dirlo a chi dirlo con gli altri step della strategia! 🙂

 

 

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Valeria Sartorio
Valeria Sartorio
FEMMINA CAUCASICA, PROFESSIONISTA PER LA COMUNICAZIONE & LE PI(ERRE), OFFRE GRATIS QUI STORIE A BASE DI ATTUALITÀ, NUOVI MEDIA E ANEDDOTI SEMISERI DI VITA VISSUTA.

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